19 settembre 2009

Kept in the net

In tempi di recesione, è brutto a dirsi, anche chi spesso rinuncia al pranzo per comprarsi un libro o una rivista, sta un poco più attento al portafoglio. Ora, siccome conveniamo tutti che ai libri non possiamo rinunciare, che da qualche parte del bilancio dovremmo pur farli usicre, cerchiamo di fare di necessità, vitù!

Se probabilmente il fenomeno del bookcrossing è già abbastanza conosciuto anche in Italia (credo che almeno a livello di carta stampata se ne sia parlato, e di fatto la comunità italiana è viva e attiva, sia pure in zone discontinue) il fenomeno del bookmooching lo è meno.
Sul sito http://it.bookmooch.com/ (il mirror italiano) trovate in modo chiaro tutte le informazioni su come funziona, ma in breve vi illustro il concetto: donare e ricevere libri in modo assolutamente gratuito, le uniche spese sono quelle di spedizione a carico del mittente (in Italia inviare un pacco come piego di libri è ancora abbastanza economico). Il sistema è a punti, se si invia un libro, si ottiene un punto; se si riceve un libro, si spende un punto (questo all'interno del proprio paese, per l'estero si spende due e si riceve tre, variando ovviamente le spese di spedizione). Ogni utente ha una sua libreria virtuale in cui inserire i libri che vuole donare; ad ogni nuovo inserimento riceverà un decimo di punto.

Inizialmente l'idea non entusiasmava neanche me, disfarsi di libri è un concetto che pochi digeriscono. Però ad essere onesti ho sempre considerato questo sistema un modo per accrescere la mia biblioteca di testi, magari stranieri e quindi più cari, e contestualmente svuotare quella mensola in seconda fila piena di libri illeggibili, se mai letti, ricevuti in regalo o acquistati in un momento di grosso spaesamento culturale e, per pudore, mai riciclati. Andiamo, chi non ha un cugino di terzo grado con cui non ha mai probabilmente parlato, ma che a Natale si sente in dovere di arricchire la vostra vita con un qualche capolavoro di Dan Brown & Co. ?!

Un sito a cui Bookmooch è affiliato è www.librarything.com, in cui è possibile digitalizzare la propria biblioteca personale in modo assolutamente gratuito, con tanto di foto e commenti, e la possibilità di comunicare con gli altri utenti che condividono le stesse letture. Lo stesso fa www.anobii.com.
Per entrambi i siti l'inserimento dei libri è facilitato dalla possibilità di utilizzare il codice ISBN (utilissimo per i testi stranieri, meno per quelli in italiano).

Give it a try!

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